Situato nella prima periferia di Foligno, in un’area densamente abitata ricca di attività commerciali e servizi, Winner è un locale di riferimento; ritrovo urbano per dimensione degli spazi e offerta merciologica. A venti anni dall’apertura e con una consolidata esperienza nel settore del food, la proprietà ha deciso di ripensare completamente il locale per offrire un servizio in grado di modificarsi durante tutta la giornata. La volontà di ripensare la proposta gastronomica come sfida per il futuro e come essenza della trasformazione, ha condizionato anche il concept del progetto che ha cercato di valorizzare nuove modalità di fruizione e di approccio al food.

Il progetto ha così ripensato gli spazi esistenti, dopo averli svuotati, per accogliere bar, pizzeria e self-service, riorganizzati sulla logica di un open space con al centro una grande isola-banco che distribuisce le differenti offerte alimentari in base ad una nuova relazione tra spazi di lavoro e spazi di consumo. Parallelamente, con l'ampliamento nei locali adiacenti, precedentemente occupati da una banca, il progetto ha immaginato il nuovo ristorante alla carta Winner ristò, divenuto così l’ampliamento fisico e concettuale di Winner. I due ambiti, ricollegati da un percorso lineare che funge da filtro, accogliendo i nuovi servizi, raccontano due atmosfere volutamente differenti ma complementari.

L’ambiente dinamico e vivace dell’area bar e self-service, rispecchia lo storico ed autentico spirito del locale, mentre il nuovo ristorante alla carta esprime il carattere inedito di Winner. All'interno di Winner ristò, i clienti trovano una differente atmosfera, fatta di privacy e comfort, valori suggeriti a partire dagli stessi elementi di allestimento, che realizzati con materie dalla forte vocazione tattile e dai colori morbidamente opachi, creano un ambito misurato ed informale. L’idea progettuale voleva raggiungere un progressivo senso di accoglienza e una variazione continua delle fughe prospettiche. 

Quinte di legno, realizzate con pannelli verticali leggermente ruotati, e diaframmi in lamiera microforata compongono lo spazio centralmente e sul perimetro, alternando le azioni dell’accostare e del distanziare i vari elementi di arredo a servizio dei tavoli. Al centro, la polarità architettonica è il totem che integra a filo l’armadio refrigerato verticale cantina; un volume monolitico a tutta altezza che accoglie i clienti all’ingresso della sala.